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Come spiegare al bambino cos’è un DSA

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Spiegare al bambino cosa significa DSA è davvero difficile:

Uno dei temi più delicati da affrontare in seguito alla diagnosi di DSA è come spiegarlo al bambino, il diretto interessato. Innanzitutto è necessario dire che nascondere la diagnosi non è una buona scelta per diversi motivi:

  • mentire ai bambini non è mai la soluzione migliore: piccoli o grandi che siano i bambini ci ascoltano, ci vivono, sentono ciò che diciamo (anche a bassa voce o nella stanza accanto) e proviamo (la comunicazione non verbale arriva sempre);
  • tutti i giorni a scuola lui vive il disagio di non riuscire a fare ciò che gli altri fanno, ciò può generare frustrazione e senso di colpa: dare un nome a questa difficoltà e accompagnarlo a comprendere che “non è colpa sua”, lo aiuta a ritrovare la serenità necessaria per accompagnare l’apprendimento;
  • per arrivare alla diagnosi ha superato numerosi test, approfondimenti, percorsi di potenziamento spesso molto faticosi: si è impegnato tanto pur di comprendere le ragioni delle sue difficoltà, è un suo diritto ricevere delle risposte.

 

Quindi: come spiegarlo al bambino?

  • I DSA non sono una malattia ma una caratteristica (proprio come avere i capelli castani o gli occhi azzurri), si nasce così e non è colpa di nessuno.
  • Il DSA è la causa delle sue difficoltà, ma il suo modo diverso di apprendere può essere una potenzialità (creatività, pensiero per immagini,…).
  • I DSA sono molto comuni e probabilmente nella sua classe/scuola/famiglia ci sono altri bambini con la stessa diagnosi.
  • Portare esempi positivi di persone con DSA.
  • Tutti siamo diversi e abbiamo strategie e abilità differenti: tutti siamo unici e speciali in qualcosa.
  • Usare parole semplici e chiare in base all’età: possono essere molto utili le metafore.
  • Mettere in luce i punti di forza (sport, disegno, musica, cucito, amicizie…) e non le carenze.
  • Gli specialisti individueranno gli strumenti compensativi e le misure dispensative adatti a lui “Proprio come gli occhiali, qualche bimbo vede senza e qualche bimbo ne ha bisogno” a lui verranno finalmente forniti gli “occhiali giusti”.
  • L’uso del computer e altri strumenti compensativi non è una facilitazione, né qualcosa che sottolinea la sua diversità, ma qualcosa che potenzia le sue capacità. Anche i grandi manager utilizzano le mappe concettuali.
  • Offrire uno spazio di ascolto e contenimento all’interno del quale possa esprimere i propri dubbi e ricevere le spiegazioni e il sostegno necessari.

 

Prima di spiegare al bambino cos’è un DSA è molto utile sapere:

  • programmare un incontro con le insegnanti per informarle della diagnosi (è preferibile un contatto diretto con gli specialisti che hanno fatto la diagnosi);
  • far seguire alla diagnosi un percorso di potenziamento;
  • far affiancare il bambino nello studio da un tutor dell’apprendimento che gli permetterà di trovare le strategie di apprendimento adeguate alle sue potenzialità.
  • se vuoi saperne ancora di più, wikipedia ha creato una pagina molto corposa, dalla legge alle strategie fino alla valutazione.

 

Cosa dice il ministero dell’istruzione?

Il ministero dell’istruzione italiana ha stilato una serie di FAQ su i disturbi di apprendimento DSA, sono una serie di domande e risposte per aiutare le famiglie italiane a comprendere meglio e aiutare i propri figli, in generale tutti i bambini.

 

dottoressa michela scapola

Dott.ssa Michela Scapola
PSICOLOGA PSCOTERAPEUTA

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